Eleganza del divano Chesterfield: la storia
Divano Chesterfield: come riconoscerlo e abbinarlo
Diventato iconico, il divano Chesterfield è nato tra ‘700 e ‘800 per accontentare un conte inglese e la sua voglia di riposarsi senza sgualcire i vestiti. Riconoscibilissimo grazie alla pelle capitonné, oggi il modello è disponibile in molte varianti anche se il grande classico è in cuoio scuro
Classico, anzi entrato di diritto nell’immaginario collettivo come “il” divano per eccellenza. Mascolino quanto basta, per identificarlo basta solo il nome: il divano Chesterfield. Forse uno degli esempi di massima longevità nel design mondiale, le sue origini sono piuttosto curiose. Risalgono a Lord Philip Stanhope, quarto conte di Chesterfield che cercava un sofà comodo, igienico e soprattutto che non sgualcisse i suoi vestiti durante il sonnellino.
La storia del divano Chester (field)
Ispirato ai divani della corte francese del Re Sole, ma anche ai sedili interni delle carrozze dell’epoca, il divano Chesterfield è diventano talmente famoso e iconico da meritarsi anche il soprannome di Chester, benché non sia un nomignolo particolarmente amato dai puritani in materia.
Un altro “fun fact” è che nel corso dei decenni è diventato talmente iconico da considerare il nome stesso come sinonimo di divano. Non a caso, l’Oxford English Dictionary riporta sia “sofa” che “Chesterfield” come sinonimi usati per indicare entrambi il divano nell’800, mentre in Canada il termine indicava tutti i modelli di seduta.
Ma chi c’è dietro questo modello? Semplicemente Lord Philip Stanhope, quarto Conte di Chesterflield, nella contea del Derbyshire, luogo dov’è nato questo modello. Il conte era un nobile particolarmente distinto ed elegante, famoso proprio per i suoi modi particolarmente gentili. Storia, o forse leggenda, vuole che stanco di doversi sedere su poltrone e sofa che sgualcivano i suoi vestiti, decise di far commissionare a un artigiano un divano ispirato ai sedili in pelle delle carrozze, che oltre a non stropicciare gli indumenti, la particolare imbottitura serviva a parare gli urti mentre il cuoio, essendo più facile da pulire, era considerato molto più igienico.
È così nato il primo Chesterfield della storia, ereditato alla morte del Conte dal nipote Solo Dayrolles, ammirato e invidiato da tutti. Tant’è che alla metà dell’800 il particolare modello iniziò a comparire nel catalogo di molti altri artigiani.
Diventato uno status symbol
Quello che contraddistingue questo particolare divano è la pelle capitonné, ovvero quei bottoncini che creano la particolare e riconoscibilissima lavorazione sullo schienale, i braccioli e la struttura tondeggiante del divano stesso. Una lavorazione che ha reso il Chesterfield un divano aristocratico, apprezzato dai nobili per la sua classe innata e senza fronzoli, e per questo particolarmente usato nei club inglesi.
È da qui che prende origine l’allure che ancora oggi il Chesterfield si porta dietro, ovvero di divano principalmente da uomo, di potere e di successo, tanto da essere presente anche ora negli studi di professionisti o nei grandi alberghi. Insomma diventato uno status symbol.
Come riconoscerlo e abbinarlo
Ma come distinguere un Chesterfield? I due tratti distintivi sono la pelle utilizzata, di bovino lavorata per essere morbida ma al tempo stesso resistente, e la lavorazione capitonné. Una lavorazione, questa, non facile e artigianale proprio perché la posizione dei bottoni non è casuale ma ben precisa così da mantenere perfettamente in tensione la pelle dello schienale.