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Tecniche di lavorazione del vetro. 1/2

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Tecniche di lavorazione del vetro. 1/2

La conoscenza della alta qualità della lavorazione del vetro ci fa apprezzare ancora di più la raffinatezza di questi manufatti artistici, per questo andiamo a descrivere alcune tecniche.

La foglia oro: come suggerisce il nome stesso, è una tecnica decorativa consistente nell’applicazione di un foglio d’oro, solitamente da 22 carati e dallo spessore sottilissimo, su vetro o altre superfici. La doratura può infatti essere applicata a superfici di metallo, legno e vetro tramite diversi metodi di applicazione. L’utilizzo di foglie d’oro o d’argento per la realizzazione di vetrate artistiche o di oggetti decorativi in vetro si avvale di tecniche mutuata dagli antichi Greci e Romani, e in seguito ripresa dagli artigiani veneziani nel XV secolo. Per effettuare la decorazione artistica del vetro, la foglia d’oro viene adagiata sulla superficie precedentemente spalmata con un fondente, quindi, utilizzando un’apposita punta in osso o in materiale plastico, il decoratore asporta le parti eccedenti il disegno, che viene poi fissato al vetro in modo indelebile tramite ricottura.

Lattimo: il lattimo è un vetro bianco opaco, ideato per somigliare alla porcellana, quando le porcellane cinesi cominciarono ad essere commercializzate in Europa. L’anima della filigrana bianca è in questo materiale. Lo si ottiene opacizzando il vetro con piombo ossido di stagno.

Murrina: la murrina è un pezzo di canna tagliata. Di solito la si ottiene con l’accostamento di vari tipi di colori in pasta vetrosa sovrapposti per formare il disegno voluto e portati a fusione. Il risultato è una lunga canna la cui sezione ha la forma ed i colori voluti. Tagliata in dischi della lunghezza variabile da pochi millimetri a 3 – 4 centimetri la forma ottenuta è la murrina. L’accostamento di più murrine su una piastra permette la lavorazione della murrina stessa sia per la preparazione di vari oggetti, sia per la decorazione con l’attaccatura a caldo di oggetti grandi.

Opalino: Il lattimo è un vetro bianco opaco, inventato a Murano intorno alla metà del XV secolo allo scopo di imitare le prime porcellane di gran moda in Europa. L’opalino si ottiene sovrapponendo “incamiciando” il vetro lattimo con un vetro o più vetri sottili trasparenti e colorati, ottenendo splendidi oggetti dai colori intensi e accesi. Per impreziosire vetri dai colori tenui sono incluse su tutta la superficie foglie d’oro e d’argento ottenendo splendidi oggetti “Aurati”.

(fonte www.venini.com)

 

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